venerdì 19 aprile 2024

Sergio UNia L’incantamento della forma



Sabato 20 aprile 2024 alle ore 16.30, negli spazi della Pinacoteca civica Levis Sismonda, a Racconigi, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra “L’incantamento della forma”, dell’artista Sergio Ùnia.
Curata da Anna Cavallera, l’esposizione intende ripercorrere la lunga carriera espressiva di Sergio Ùnia, attraverso una selezione di una settantina di opere plastiche e pittoriche – dalle sculture in gesso, creta, in bronzo, agli schizzi e ai disegni -, realizzate dall’artista in circa cinquant’anni di fervida attività, a partire dal 1971, data della prima mostra personale presso la Galleria Cassiopea di Torino, sino ad oggi.
Completa la rassegna un prestigioso prestito proveniente dalla Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, comprensivo di una trentina di disegni di studio e bozzetti di piccole e medie dimensioni realizzati a carboncino, pastello, conté e sanguigna, dai quali emerge l’indiscusso talento segnico e compositivo di Ùnia.
La rassegna, promossa dalla Città di Racconigi, è organizzata dal Comitato delle volontarie e dei volontari della Pinacoteca civica Levis Sismonda, insieme all’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, vanta il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Racconigi ed è stata realizzata grazie ai contributi della Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo, Assicurazione Generali – Agenzia di Cuneo, REAM SGR S.p.A., Annibale Gruppo S.r.L., Pack Service e vanta la collaborazione di Progetto Cantoregi e SOMS.

martedì 16 aprile 2024

Call per artisti "Rodello Arte 2024" - VIII Edizione: Il sacro e il dono







Il sogno parigino di Aldo Galliano

Presentazione dell'opera fotografica donata al Museo Mallé da Aldo Galliano 

Intervengono Sergio Brocchiero e Ivana Mulatero

Conduce Vanna Pescatori

domenica 21 aprile 2024 - ore 17

Museo Mallé

via Valmala 9 - Dronero (Cuneo)




“Immagini da ascoltare”


(IL sogno Parigino)


Il racconto è alla base della cultura umana


Questo progetto, come un pò tutte le mie ricerche artistiche, segue un processo narrativo e creativo. Per creativo intendo la ricerca personale per realizzare materialmente le scene, azione quest’ultima che non da subito mi porta ad avere chiara la narrazione, il filo conduttore del progetto, anche se di fatto alla base esiste già un idea di narrazione. In questo mio lavoro “work in progress” mi sono ispirato a come io immagino potessero essere, nel bene e nel male, le notti Parigine negli anni venti del secolo 900, in particolare i vicoli di Montparnas con i suoi bistrot frequentati in quegli anni da scrittori come Hemingway ed artisti del calibro di Modigliani, Boldini, Brancusi, senza dimenticare la straordinaria figura di Kiki la “Regina di Montparnasse”, modella attrice e scrittrice Francese, e naturalmente molti altri. Parigi allora era al centro dell’arte internazionale e non solo, questo non deve essere dimenticato.

Il 1920 fu un periodo storico che diede alla luce fenomeni culturali come “La belle époque,” di cui Parigi fu cuore pulsante e la celebrò con un incredibile mostra all’interno della quale vennero esposte le più recenti innovazioni, questo straordinario evento fù l’ Esposition universale.

Sempre in quegli anni a Parigi prese vita un movimento artistico letterario d’avanguardia che al suo interno coinvolse tutte le arti la letteratura, la pittura ed il cinema, il suo principale teorico fu Andrè Breton ed il movimento era il Surrealismo.

Breton fu influenzato dalla lettura de: “l’interpretazione dei sogni” di Freud, dopo averlo letto, arrivò alla conclusione che fosse inaccettabile il fatto che il sogno e l’inconscio avessero avuto così poco spazio nella civiltà moderna. Il teorico, per questo motivo, volle che nel surrealismo avessero un ruolo fondamentale, perché fin dall’inizio dei tempi, i sogni sono considerati un mezzo capace di metterci in contatto con la nostra anima.

Attraverso i sogni è possibile far emergere parti della nostra coscienza che sono sepolti in noi: stranezza, desiderio e bisogni. Il sogno è parte di noi e non dobbiamo mai sottovalutarlo, attraverso di esso riceviamo messaggi che potrebbero far la differenza nella nostra vita.

In buona sostanza Breton voleva che l’inconscio che emerge durante i sogni, emergesse anche quando siamo svegli e ci permettesse di associare libere parole - pensieri ed immagini, azioni che sono molto semplici durante il sogno lo divenissero anche ad occhi aperti, senza pregiudizi e freni inibitori.

Ed è quello che un pò è successo a me, scavando nel mio inconscio, ricco di sentimenti, non solo ho sognato, ma ho immaginato ad occhi aperti sensualità, erotismo, importanti letture, grandi innovazioni e dolce vita.

Aldo Galliano







domenica 14 aprile 2024

Conferenza sulla storia della Biennale di Venezia


Presso il Cinema Monviso di Cuneo si svolgerà, il prossimo 15 Aprile alle ore 15,30, la conferenza per l'UNI3 di Cuneo sul tema della Biennale di Arti Visive di Venezia. 

Relatore dell'incontro sarà l'operatore artistico Domenico Olivero che racconterà la storia passata e prensente dell’evento più importante nel mondo dell’arte contemporanea. 

Venezia è il luogo di confronto del fare artistico a cui tantissime nazioni aderiscono e che quest’anno vedrà la partecipazione di oltre novanta nazioni. Si tratta di un evento che è diventato un modello culturale copiato in tutto il mondo.

L’incontro si svilupperà nel racconto della storia della Biennale con un focus sull’edizione che si aprirà il prossimo 20 aprile a Venezia.

L'ingresso è riservato agli iscritti dell'UNI3 di Cuneo, per informazioni visitare il sito  https://www.unitrecuneo.it/ 

lunedì 8 aprile 2024

Massimo Ovidi "Reve "




La galleria Senesi , in via XX Settembre 60 a Cuneo, è lieta di presentare la mostra di Massimo Ovidi "Reve" che aprirà sabato 20 Aprile alle 17,30


BIOGRAFIA
 
Nato a Milano nel 1955, ma è cuneese d'adozione. Ha esposto in numerose mostre personali. La sua ricerca in campo artistico ha inizio nei primi anni '70 con la sperimentazione di diverse tecniche espressive, a volte intervenendo su oggetti abbandonati: porte, pezzi di armadio, manichini, ridandogli nuova vita. Il suo stile risulta una miscela di figurativo ed astratto, dove gli elementi naturali e geometrici si compenetrano e si confondono tra di loro. Ultimamente la sua ricerca è orientata verso una simbiosi tra questa due visioni pittoriche con uso di colori vivaci e sereni, che spesso nascondono riflessioni sulla quotidianità e la contemporaneità, non tralasciando un aspetto insieme trasgressivo ed ironico.
 
Collettive ultime: "Ri-Generazione" al Filatoio Rosso di Caraglio nel 2016, "Espressioni d'Arte in divenire" del 2017 al palazzo Lucerna di Rorà in Benevagienna per la Ass.ne GRANDARTE 2017/18, "Riflessi, differenze, consonanze" (2017), "Di Concerto" (2018) e "SottoSopra" (2019) in Palazzo Samone a Cuneo con il collettivo artistico del MAGAU.

Con il gruppo ECLECTICA partecipa ad agosto 2022 alla collettiva al castello di Costigliole d'Asti, e la stessa riproposta ad ottobre al Collegio dei Geometri di Cuneo.
 
"Nella pittura di Massimo Ovidi il segno è il vero padrone dell'incanto visivo: tratteggi, visi, paesaggi e oggetti che si fondono in un unicum dal sapore dei sogni.

Nel trasmettere segnali inquietanti dal suo inconscio, Massimo ci trasporta comunque sempre in una dimensione parallela sovente gaia e piacevole, con riferimenti ed omaggi all'arte "Pop" degli anni sessanta, ed allo stile fumettistico dei grandi cartoonist, uno su tutti il mitico Heinz Edelmann direttore artistico dello straordinario film d'animazione "Yellow Submarine", con le musiche dei Beatles e i disegni di Jack Stokes.
 
Negli ultimi lavori il suo segno è diventato via via sempre più sicuro e preciso.
 
Tante piccole figure, o anche delle semplici linee infinite, che vanno a creare opere anche di grandi dimensioni. Il perdersi nei misteriosi labirinti dei suoi lavori è l'autentica chiave d'accesso al suo mondo segreto".


domenica 7 aprile 2024

Esther Pilone alla Biennale di Venezia


Tratteggio verso l'alto 1978 

Per la prima volta alla Biennale di Venezia ci sarà un'artista nata a Cuneo, si tratta di Esther Pilone, nata il 24 marzo 1920, e trasferitasi poi negli anni '30 in Argentina.

Qui frequenta la Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, nella bottega della scultrice Cecilia Marcovich e segue corsi di composizione plastica con Héctor Cartier. 

Nel 1963 compie un viaggio di studio e perfezionamento in Europa, visitando la Francia, l'Italia e la Spagna.

 Ha tenuto mostre personali alle Lirolay Galleries nel 1961 e 1962, Van Riel nel 1965, 1969 e 1994; Pozzi nel 1982, Museo de Artes Visuales de Buenos Aires nel 1976, Alianza Française de Buenos Aires nel 1998, dipinti accanto ai collage di Xilo di Francisca de los Reyes alla Van Riel Gallery nel 1974, insieme a María d'Avola e Edelweis Ortigüela alla Pozzi Art Gallery nel 1982. Dal 1954 frequenta il Salon Nazionale e mostre collettive, in particolare quelle di arte moderna nella capitale federale, Mar del Plata, Santa Fe e altre città, e dal 1955 i saloni della New Art Association. 

Ha coltivato lo stile espressionista astratto. "La sua espressione non figurativa si colloca nella tendenza informale e presenta una ricchezza di sobrietà materica e cromatica". (María Laura San Martín, "Immigrazione e plastica"); Catalogo della mostra Venti disegni alla Galleria Lirolay nel 1961).

info dal sito https://artedelaargentina.com/

Concerto cameristico alla Fondazione Casa Delfino-Sartoris di Cuneo

Secondo appuntamento del Festival Cameristico con il concerto del trio Ruchun Ju, violino; Alessandro Ricobello, violoncello; Alessio Ferrarese, pianoforte, che eseguirà musiche di Beethoven e Brahms. In collaborazione con il Civico Istituto Musicale G.B. Fergusio di Savigliano

sabato 13 aprile 2024, alle ore 16 

ingresso libero

Fondazione Casa Delfino-Sartoris 

c.so Nizza 2 - Cuneo











venerdì 5 aprile 2024

Matteo Cordero tra gli artisti presenti all'inaugurazione di ViaFarini Open Studio

10 aprile, dalle 11.00 alle 21.00

Allestimento visitabile anche l'11 e 12 aprile, su appuntamento contattando archivio@viafarini.org

VIR

via Farini 35 - Milano

Archivio Viafarini

via Procaccini 4 - Milano


[dal comunicato stampa]

In occasione di Milano Art Week Viafarini apre le porte delle sue sedi per una restituzione delle ricerche degli artisti che partecipano al programma da gennaio ad aprile 2024 presso VIR Viafarini-in-residence e all'Archivio Viafarini.

Giorgio Bernasconi, Valeria Carrieri, Matteo Cordero, Jung Soo Cho, Laura Guastini,  Kalina Horon, Viktoria Kurnicki, Maria Maaneskiold, Giorgi Miminoshvili, Noemi Mirata, Maria Pilotto, Niccolò Quaresima, Mattia Ragni, Valerio Eliogabalo Torrisi, Marta Luna Valpiana, Rami Lazkani, Marcelina Braga, Diego Gelosi, Nick Landucci, Fabiana Lanza, Vincenzo Montefusco 




Festa del libro

 


FESTA DEL LIBRO
Sabato 13 aprile 2024, h. 14.30 - 18.30
Una giornata dedicata ai libri presso la sede di APICE
Via Roncaia, 85, Madonna dei Boschi (Boves)

Sabato 13 aprile , la sede APICE di Madonna dei Boschi a Boves si apre al pubblico per un nuovo appuntamento dedicato ai libri: dopo il successo del MERCATINO DI LIBRI DI QUALITA’ dello scorso giugno e di ottobre, continua l’attività dell’Associazione per la promozione della lettura e dei libri. A partire dalla nuova biblioteca, con più di 2000 volumi, l’obiettivo dell’associazione è avvicinare le persone al libro e alla cultura europea in senso lato,
non solo attraverso la saggistica, ma anche con la narrativa.

L’evento di sabato 13 aprile sarà incentrato sul libro in tutte le sue sfaccettature. Dalle 14.30 alle 18.30, all’esterno, sotto il portico del Santuario di Madonna dei Boschi (il quale sarà aperto al  pubblico, con la possibilità di visitare il ciclo pittorico all’interno), si terrà un mercatino di libri usati , con volumi che, attraverso la narrativa e l’arte, raccontano l’Europa. La sede sarà aperta al pubblico anche all’interno, dove sarà possibile visitare la nuova biblioteca ed entrare in contatto con testi di grande interesse sull’Europa, ma non solo.

A partire dalle ore 17.00 , infatti, all’interno della sede si svolgeranno una serie di attività
strettamente legate al libro:

ESPOSIZIONE DI LIBRI ANTICHI ED INCONTRO SUL TEMA CON FRANCO
CHITTOLINA
Il libro è un alimento necessario per far vivere l’Europa, lo è oggi e lo è stato in passato, in particolare da quando è stata inventata la stampa a caratteri mobili. Ne sono la testimonianza le grandi opere della prima modernità europea, da Erasmo da Rotterdam all’Encyclopédie di D’Alembert e Diderot nel ‘700.​
Nella sede di APICE a Madonna dei Boschi , in occasione dell’inaugurazione della “Biblioteca Europa” saranno esposti alcuni esemplari delle opere citate, nelle edizioni del 1500-1700, con un seminario di riflessione su “I libri nella transizione verso la modernità europea”.

MOSTRA DEGLI EX LIBRIS CON GIANNI MARTINI
La mostra degli “ex libris”ad APICE a Madonna dei Boschi dice quanto valore abbiano i libri e quanto stiano a cuore ai loro proprietari. Nei tempi passati gli “ex libris” raccontavano l’attaccamento ad opere rare e preziose dei pochi che avevano la fortuna di possederle, più recentemente per suggerire una qualche forma di parentela tra autore e lettore, quasi un riflesso di orgoglio di convivere sulle stesse pagine.

INAUGURAZIONE BIBLIOTECA EUROPA CON NIRVANA CERATO
Ci vuole tempo e pazienza per costruire biblioteche, anche perché i libri a disposizione sono tanti e ordinarli per famiglie non è mai impresa facile. Adesso aspettano i lettori in due sale nella sede di APICE: una “Biblioteca Europa” che raccoglie opere di saggistica con ampio spettro: dalla storia al diritto, dalla politica alle scienze sociali ed oltre; una “libreria” ad accesso diretto su temi di cultura europea, con una selezione di libri d’arte, filosofia, religione, poesia, narrativa fino
ad opere di umoristi, tutti preziosi testimoni dell’identità plurale dell’Europa.

Il tutto si concluderà alle 18.30, con un breve aperitivo offerto dall’Associazione.
Un’occasione per entrare in contatto con APICE e il suo lavoro, ma anche con libri di grande qualità e letture stimolanti, con l’obiettivo di passare un sabato diverso e all’insegna della lettura.
Per qualsiasi informazione info@apiceuropa.com / 0171 501450

"2023" opere di Cornelio Cerato al Ping


 "2023":opere di Cornelio Cerato: ingrandimenti fotografici tratti dalle prime pagina del quotidiano "La stampa" sui quali Cornelio e' intervenuto elaborando l'immagine con colori a cera. Fotografie che non potranno essere dimenticate dalle nostre generazioni: il terribile terremoto in Turchia, le guerre brutali in Ucraina e a Gaza. 

Il colore, usato con discrezione dal fotografo in questi ingrandimenti di eccezionali scatti di reporters, vuole restituire, ove mai fosse possibile, una sorta di speranza e umanita' a quegli attimi di disastro catastrofico e follia delirante. Ping cooperativa sociale inizia presso la propria sede un ciclo di esposizioni di lavori fotografici. Vi aspettiamo.

Apertura mostra il 5 aprile ore 18.00 presso cooperativa Ping via Pascal 7, Cuneo.
Orari: dal lunedì al venerdì fino al 5 aprile dalle ore 10.00 alle ore 18.00.




giovedì 4 aprile 2024

Francesco Segreti espone ai Castelli di Lagnasco

metamorfosi / flowerpower


4 aprile - 27 ottobre 2024


Castelli di Lagnasco


Informazioni  e  contatti:  castellidilagnasco.it,  info@castellidilagnasco.it 
telefono  017546710,  o  Francesco  Segreti  etharts.com  e  pagine 
facebook/instagram: etharts - francesco segreti



[dal comunicato stampa]

Il 30 marzo sono riprese le visite guidate ai Castelli di Lagnasco con una interessante  novità:  Insite Tours,  Ufficio Turistico  Saluzzo  Porta  di  valle  Saluzzo  e  Pianura,  Comune  di  Lagnasco  e  Terres  Monviso  in collaborazione  con  Francesco  Segreti,  presentano  ai  visitatori  un  parallelo tra l’arte antica e quella contemporanea. Sarà infatti possibile,  nel  corso  della  visita  guidata  alle  sale  dei  Castelli,  vedere  alcune  installazioni e una rassegna di sculture in diversi materiali.   Lungo  il  percorso,  in  sale  di  passaggio  e  all’esterno,  sono  presentate  alcune installazioni che prendono ispirazione da figure retoriche - come  la  “Chimera”  -  e  dall’idea  che  i  Castelli  siano,  in  una  sorta  di  ulteriore  trasformazione,  aperti  al  territorio  circostante,  come  nel  caso  di  “Caos/Anthecaos” che inizia all’interno del percorso per collegarsi, in un  passaggio da ideale a materiale, con la base della torre più antica. 
 
Metamorfosi  è  la  prima  parte  della  rassegna:  un  titolo  evocativo  di  un  tema  che  fin  dai  secoli  scorsi  ha  attirato  molti  artisti  a  interpretarne  il  significato  secondo  diversi  linguaggi,  dalla  scultura  alla  letteratura,  dalla  musica  al  cinema,  fino  alla  videoart.  Metamorfosi  è  alla  sua  sesta  diversa  edizione  e  prosegue  nell’ambizione  di  far  dialogare,  e  reciprocamente  valorizzare,  opere  contemporanee  in  ambienti  che  lasciano  al  visitatore l’immaginare antiche storie.  
 
La  seconda  parte  della  rassegna,  al  termine  del  percorso  museale  porta  come  titolo  “Powerflower  –  mettete  dei  fiori  nei  vostri  cannoni”,  che ironicamente  rimanda  ad  un  celebre  slogan,  quanto  mai  attuale  di  questi tempi. Dalle forme semplici che la natura ci offre prendono nuove dimensioni grandi sculture di cartapesta. Un modo per concludere la visita passando da temi e materiali che nei secoli si sono rinnovati, così come il visitatore potrà facilmente  verificare  seguendo  il  percorso  che  le  guide  dei  Castelli  di  Lagnasco propongono. 
 
Per  cominciare  sabato  6  aprile  ci  sarà  l’attesa  visita  in  notturna,  ma  le iniziative legate ai Castelli e alle mostre che vi  sono ospitate sono solo all’inizio;  distribuite  lungo  tutto  il  periodo  che  va  fino  al  27  ottobre,  ci saranno diverse iniziative, a partire dalla presentazione del catalogo, per finire  con  visite  guidate  specifiche  e  laboratori  dedicati  ai  diversi materiali delle opere. 
 
Informazioni  e  contatti:  www.castellidilagnasco.it,  info@castellidilagnasco.it 
telefono  017546710,  o  Francesco  Segreti  www.etharts.com  e  pagine 
facebook/instagram: etharts - francesco segreti. 

mercoledì 3 aprile 2024

Anna Carol all'Auditorium Foro Boario di Cuneo

 

THE YOUTH FACTOR / TALK ABOUT MUSIC

presenta

 

DE LA MUSIQUE AVANT TOUTE CHOSE. La musica e le altre arti

con ANNA CAROL

 

modera Margherita Devalle

 

venerdì 5 aprile, ore 18

Cuneo, Auditorium Foro Boario 

Via Carlo Pascal 5C

 

 

TALK ABOUT MUSIC è il ciclo di incontri targato THE YOUTH FACTOR che

ospita a Cuneo giovani talenti e grandi artisti del panorama musicale italiano


 


 


Il primo appuntamento è venerdì 5 aprile, alle 18, presso l’Auditorium Foro Boario di Cuneo con il talk DE LA MUSIQUE AVANT TOUTE CHOSE. La musica e le altre arti che vedrà ospite ANNA CAROL.

 

La “musica prima di ogni altra cosa” è il verso che apre l’“Art poétique” (1884) di Paul Verlaine, opera che fu d’ispirazione per pittori e musicisti contemporanei e influenzò la generazione successiva di poeti. Il verso sottolinea come la musica sia collettrice delle diverse espressioni artistiche e come sia la loro essenza più vera e misteriosa.

 

Oggigiorno i diversi linguaggi stanno diventando sempre più interagenti e integrati tra loro: può dunque una performance musicale contemporanea fondersi talmente tanto con le altre forme d’arte fino a diventare una sorta di “opera d’arte totale”?

 

Ne parleremo con la giovane ed eclettica musicista altoatesina che dopo varie esperienze all’estero a contatto con le scene musicali soul, R&B ed elettroniche, viene travolta da un’urgenza espressiva che la avvicina sempre di più al mondo della scrittura.

 

Durante l’incontro la musicista ci presenterà alcuni suoi brani in versione unplugged.

 

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite

 

Per maggiori informazioni consulta la pagina dell'evento su fondazionearte.org

 

Nuovi Lirici

Sublimi sconfinamenti

Valerio Anceschi, Roberto Casiraghi, Alessandro Fieschi Ayako Nakamiya, Pietro Pasquali, Rossella Rapetti, Tetsuro Shimizu

Mostra prodotta da grandArte e Il Fondaco 

6 aprile 12 maggio
inaugurazione sabato 6 aprile 2024 alle ore 17.00
il sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con ingresso libero.

Palazzo Samone

via Amedeo Rossi 4 - Cuneo





Sette dei nove artisti che compongono il gruppo di area milanese dei Nuovi Lirici (non sono presenti Misia De Angelis e Valdi Spagnulo) proporranno in Palazzo Samone a Cuneo, dal 6 aprile al 12 maggio 2024, gli esiti più recenti delle loro riflessioni pittoriche e scultoree, condotte con rigore e incisività espressiva sulla forza comunicativa delle forme e dei colori improntati alle tendenze dell’arte astratta e aniconica del XX secolo.

I visitatori della loro esposizione cuneese potranno così interagire con 56 opere tra dipinti e sculture, constatando da vicino come i confini fisici dei quadri e dei lavori tridimensionali esposti siano soltanto un esile argine al flusso vitale incontenibile degli elementi lineari, formali e coloristici puri, da considerare come elementi essenziali di un linguaggio visivo universale capace di agire sui valori percettivi ed emozionali dell’osservatore e che costituisce la radice ideale del “desiderio di sublimità” (per dirla con Barnett Newman), sentito fortemente da parte di ciascuna delle personalità artistiche presenti in mostra.


[dal comunicato stampa]

A distanza di circa quattro anni dalla partecipazione alla mostra Canone lirico inaugurata presso il Fondaco di Bra (Cn) in un primo tempo in modalità online, il 4 marzo 2020 (a causa del lockdown per l'emergenza Covid-19), e successivamente in presenza, dal 21 giugno al 31 luglio, sette dei nove artisti che compongono il gruppo di area milanese dei Nuovi Lirici (non sono presenti Misia De Angelis e Valdi Spagnulo) proporranno in Palazzo Samone a Cuneo, dal 6 aprile all'11 maggio 2024, gli esiti più recenti delle loro riflessioni pittoriche e scultoree, condotte con rigore e incisività espressiva sulla forza comunicativa delle forme e dei colori improntati alle tendenze dell'arte astratta e aniconica del XX secolo. I visitatori della esposizione cuneese potranno così interagire con 56 opere tra dipinti e sculture, constatando da vicino come i confini fisici dei quadri e dei lavori tridimensionali esposti siano soltanto un esile argine al flusso vitale incontenibile degli elementi lineari, formali e coloristici puri, da considerare come elementi essenziali di un linguaggio visivo universale capace di agire sui valori percettivi ed emozionali dell'osservatore e che costituisce la radice ideale del "desiderio di sublimità" (per dirla con Barnett Newman), sentito fortemente da parte di ciascuna delle personalità artistiche presenti in mostra. "L'espressività collettiva, resa istanza unitaria", ha scritto nel 2023 Matteo Galbiati, lo storico dell'arte e critico che dal 2009 segue i progetti e le esposizioni del gruppo, "rafforza la precisazione di un qualcosa che, dal limite fisico, prova e vuole testimoniare l'infinito". Pertanto, la "misura giusta in loro è quella con cui spezzano equilibri assodati", arrivando "al punto di rottura per cui il dovere dell'arte [...] è quello di non rimanere bloccato e immune dal confronto vero e sincero con la vita".













martedì 2 aprile 2024

Petricor - L'odore della pioggia

Mostra personale di Cristina Saimandi

a cura di Ida Isoardi

6 aprile - 12 maggio
inaugurazione sabato 6 aprile ore 17.30
dal giovedì alla domenica ore 16-19

Fondazione Peano 

c.so Francia 47 Cuneo





[dal comunicato stampa]

Fondazione Peano è lieta di annunciare l'apertura della stagione espositiva 2024 sabato 6 aprile alle ore 17.30 con l'inaugurazione della personale di Cristina Saimandi PETRICOR – L'odore della pioggia, a cura di Ida Isoardi.

La mostra propone cinque installazioni sul tema della fragilità, di una fragilità però positiva, ricca di speranza, uno stato d'animo che nasce dalla consapevolezza della vita e della morte e diviene dunque con un invito a godere appieno di ogni momento. Il linguaggio di Cristina Saimandi, così decisamente lontano da ogni riferimento allusivo a qualsiasi fatto di cronaca, risplende nella purezza delle forme che rimandano ad una storia remota e alla passione dell'artista per i classici.

Come spiega la curatrice «Petricor, l'odore della pioggia è una nostalgica memoria di ciò che, dopo un temporale, era il silenzioso e acre profumo della terra bagnata, dà il via a profondi pensieri, a emozioni che spaziano in varie realtà e oltre. La pioggia, l’acqua dei fiumi, la terra, compongono un insieme di sinestesie elementari scatenando relazioni insolite tra forme, dinamiche o immobili, le stesse che Cristina Saimandi ha imbrigliato nella sua attuale ricerca.

Il motivo ricorrente della fragilità, alquanto in antitesi alla creatività e al sentire dell’artista pone un deciso incipit alla sequenza di immagini, sculture e installazioni, per molti versi continuazione di un costante pensiero dove passato e presente ven gono messi a fuoco drammaticamente e con an-

goscioso, a volte, senso di ineluttabilità».

Le opere, raccontano l'amore dell'artista per la materia e le sue stratificazioni e modificazioni nel tempo e anche la passione per la musica, che anch'essa è vibrazione e materia, oscillazione tra due poli di esistenza: «Adoro la fisicità della materia – afferma l'artista – e mi lascio attraversare dalle vibrazioni sonore». La musica, che è presente in mostra come sottofondo sonoro di tre delle installazioni proposte, sarà anche co-protagonista dell'evento inaugurale con due esibizioni di Ilaria Bellone, Saverio Giri e i Nitritono.



Ilaria Bellone e Saverio Giri, entrambi laureati in flauto traverso presso il conservatorio Ghedini di Cuneo, eseguiranno in duo “Dialogo angelico” del compositore Novecentesco Goffredo Petrassi; un “foglio d’album” dove il compositore fa coesistere antico (Lasso, Vinci, Gastoldi,..) e moderno (dodecafonia) incernierati a una lirica libera e personale. Dovendosi confrontare con la rottura totale della tonalità attraverso la dodecafonia, Petrassi, decide di sfruttare questa tecnica, ma in uno stile meno costretto nei limiti del metodo compositivo inventato da Arnold Schönberg.

“Dialogo angelico” diventerà poi durante l’esposizione il sottofondo sonoro delle installazioni “Fragile” e “custodi d’acqua” contribuendo a sottolineare la fragilità che unisce uomo e natura la quale qui diviene perno di riequilibrio e di armonia.

L'opera "Fragile" si presenta al pubblico come due casse da imballaggio con la scritta FRAGILE, poste in piedi, riempite di acqua e terra, dalle quali fuoriescono due teste in ceramica, metafora della comune condizione umana.

"Custodi d'acqua" è un'installazione composta da cinque vasche circolari riempite da un liquido colore rosso dal quale emergono delle teste dotate di piccole ciotole-respiratori che le collocano in una condizione di sforzo o pericolo.

I Nitritono, duo post metal composto da Siro Giri (chitarra e voce) e Luca Lavernicocca (batteria e percussioni), eseguiranno invece il brano inedito Cecità. La canzone è la titletrack dell’omonimo disco (il terzo per la band) che uscirà il 5 aprile 2024 ed è liberamente ispirato al romanzo di Josè Saramago. Tutti i brani del disco sono nati nel periodo immediatamente successivo alla pandemia mondiale del 2020 e cercano di descrivere la parte più disumana e meschina che questa tragedia ha portato con sé. La canzone che verrà proposta è un brano interamente strumentale, dai toni estremamente oscuri e criptici in cui la melodia dissonante muove passi zoppi verso un crescendo circolare sempre più intriso di disperazione. Una volta raggiunto il culmine di questo vorticoso processo, si tornerà al punto di partenza come analogamente avviene nel romanzo dello scrittore portoghese.

Il brano è parte integrante dell’installazione sonora “Quasi un respiro”

"Quasi un respiro" è un'installazione composta da nove vasi canopi che, non soltanto per etrusca

ascendenza, sono ricettacolo di anime, estrema dimora che racchiude l’innocenza dei giovani e l’iniquità di chi li distrugge: «alla guerra, destituita ormai di ogni fondamento epico o eroico (se mai l'ebbe!), mossa soltanto dall'umana follia, dalla cecità del potere, si può opporre unicamente il silenzio e una vergogna senza fine» Ida Isoardi.

Nella saletta al primo piano, si trovano invece due installazioni, anch'esse sul tema della fragilità, in questo caso però legata data dal caos delle leggi del caso Una è composta da nove dadi di porcellana aventi ciascuno cinque facce caratterizzate da cromatismi scuri e una sola vivacemente colorata, che rappresenta la speranza che non bisogna mai smettere di rincorrere. L'altra composta da sottilissimi fogli, anch'essi di porcellana e decorati con quelli che sembrano porso come arcani alfabeti e «silenzioso controcanto alla violenza, alla follia e agli infiniti inganni dell’umano vivere» - Ida Isoardi.

Cristina Saimandi si dedica sin da giovanissima allo studio e alla ricerca artistica, frequentando il liceo Artistico di Cuneo e completando la sua formazione presso l’Accademia Albertina di Torino. Alterna la professione di insegnante presso il liceo artistico Ego Bianchi di Cuneo all’attività artistica, prediligendo il disegno, la ceramica e la scultura.

Attraversando diversi generi artistici, le sue opere si muovono tra segno, materia e colore. L’indagine artistica, praticata attraverso sperimentazioni non scontate di tecniche, supporti e materiali, crea un rapporto serrato tra realtà esterne ed interne al proprio io e intreccia quotidiano e visionario insieme.

È tra i tre vincitori del premio Midec 2023. È vincitrice del primo premio NeviglieGoodWine 2023. È stata selezionata alla 62° edizione della mostra della ceramica di Castellamonte, 2023. È vincitrice del premio internazionale, città di Torino, 2010, sezione scultura. È menzione speciale del premio Città di Alba, 2008. Ha al suo attivo mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

La mostra, ad ingresso libero e gratuito, è visitabile dal giovedì alla domenica dalle ore 16 alle 19 fino al 12 maggio.